Partiamo da una delle prime comparse del bicchiere vitreo, siamo ad Ercolano, la cittadina romana il cui nome, secondo la leggenda, trae origine dal suo fondatore, Ercole. Ad Ercolano, come a Pompei, sono presenti le migliori (dal punto di vista della conservazione) opere "Ad Frescum" dell'era romana, una di queste, datata 60 d.C. ed ora conservata al museo Nazionale di Napoli, ritrae proprio una natura morta con bicchiere, soggetto con cui apriamo e con cui chiuderemo questo percorso nell'arte.
Natura morta con bicchiere, 60 d.C. Museo Nazionale, Napoli |
Apparizione del Graal. 1300 circa, contenuto nel "Graal Rochefoucauld", collezione privata |
Michelangelo Merisi, Bacco, 1597, Galleria degli Uffizi |
Paolo Veronese, Nozze di Cana, particolare, 1563 Museo del Louvre |
Il Bacco arriva 30 anni dopo la Controriforma, che portò alla scissione del cristianesimo occidentale in cattolici e protestanti. La protesta luterana trovò solida affermazione nell'Olanda di Jan Vermeer, nei cui quadri vita quotidiana e morale luterana si incontrano nella tranquillità dei suoi dipinti.
Ne "Ragazza con bicchiere" una giovane donna sfugge alle attenzioni di un giovane rifugiandosi in un bicchiere di vino, atteggiamento che, sia similare che accentuato, ritroveremo nelle prossime opere.
Jan Vermeer, Bicchiere di vino, 1659, Staatliche Museen |
Saltiamo dunque diretti al 1800, industrializzazione, urbanizzazione, alcolizzazione. L'arte abbandona il committente e dipinge ciò che vuole, superato il neoclassicismo, e si concentra spesso e volentieri sul disagio sociale.
Degas è stato maestro in ciò, con "l'Assenzio", celeberrimo dipinto in cui una donna si perde nel bicchiere del liquore che ha posto dinanzi a sé. Quante potenziali storie sull'Assenzio! Ma tagliamo qui, che è già troppo lungo così questo posto.
Edgar Degas, Assenzio, 1875, Musée d'Orsay |
Ma ritorniamo a Vermeer e alla sua "ragazza con bicchiere di vino", ella si isola portandosi un bicchiere al volto, stesso gesto della "ragazza col bicchiere in mano" ne "La colazione dei canottieri" di Gustave Renoir, personaggio tanto declamato ne "Le fabuleux destin d'Amélie Poulain" di Jean-Pierre Jeunet.
Vi risparmio la serie di poeti maledetti ritratti o immortalati davanti ad un bicchiere, vi basti cercare "Verlaine" e "ritratto Verlaine Rembaud" su google immagini, passiamo alla chiave che chiude il circolo del post: "Natura morta con bicchiere" di Morandi. Non ci perdiamo troppo in chiacchiere sulla passione di Morandi per gli oggetti del quotidiano, godetevi quest'ultima opera!
Giorgio Morandi, Natura morta con bicchiere, 1920 |